Hai deciso di affittare il tuo immobile, o di prenderne uno in locazione? Ma tu sai che prima di qualsiasi altra cosa, hai l’obbligo di stipulare e registrare il contratto di affitto? Sai che esistono delle sanzioni a cui potresti andare incontro se non rispetti le normative in materia di locazione?
Il contratto di affitto è quell’atto scritto che sancisce l’accordo fra due o più parti in merito ai diritti e doveri che scaturiscono dalla locazione in oggetto. Per un certo periodo di tempo, si aveva la brutta abitudine ad affittare in“nero”ovvero senza dichiarare al fisco la rendita che si percepiva dalla locazione stessa.
Affittare con la cedolare secca: prima devi registrare il contratto
Reduci da una serie di normative in merito, da qualche anno per agevolare i proprietari che vogliono affittare il loro immobile, la legge di stabilità ha introdotto un’agevolazione ossia la Cedolare Secca, che permette di pagare una quota fissa (21%) sulla rendita annua.
Tuttavia affinché si possa usufruire della agevolazione e restare comunque in regola, il contratto oltre a dover essere scritto (pena di nullità) deve anche essere obbligatoriamente registrato all’Ufficio delle Entrate del comune di residenza dove è ubicato l’immobile.
La registrazione apre tuttavia un’altra questione: come avviene?
Mentre per compilare un contratto, basta anche solo redigere un modulo prestampato che si può facilmente acquistare anche nei negozi specializzati in cancelleria ed ufficio, per la registrazione la procedura è un po’ più complicata.
Contratto non registrato? Ecco cosa accade
Ma aldilà di come avviene, quello che vogliamo spiegare è cosa accade se non si registra un contratto di affitto.
- Innanzitutto, si hanno 30 giorni di tempo per farlo dal momento delle firme sul contratto stesso;
- Inquilino e proprietario sono entrami tenuti al pagamento della registrazione e dei bolli in ugual misura;
- Se il contratto non viene registrato di conseguenza è nulla e quindi non produce nessun effetto di legge fra le parti, ma l’erario può comunque pretendere il pagamento dell’imposta;
- Un contratto non registrato non dà nessuna garanzia e tutela alle parti, quindi l’inquilino ad esempio può non pagare più l’affitto e pertanto il proprietario non ha nessun titolo per esigerlo ne per mandarlo via dall’abitazione.
Cosa accade inoltre se il contratto non viene registrato entro i termini previsti dalla normativa?
Ecco le principali conseguenze a carico delle parti:
- La durata del contratto viene fissata automaticamente in 4 anni, dal momento della registrazione d’ufficio o volontaria;
- Il canone annuo di locazione viene fissato nella misura del triplo della rendita catastale;
- Alla scadenza il contratto si rinnova in automatico per altri 4 anni.
Da quanto si evince è interesse dell’inquilino denunciare un contratto in nero, in quanto dalla sua successiva registrazione ne trae sicuramente un beneficio, rispetto al proprietario che invece andrà incontro a sanzioni per omessa dichiarazione dei redditi percepiti.
Hai bisogno di altre informazioni in merito alla registrazione del contratto di affitto? Vuoi sapere come fare per registrare il contratto senza perdita di tempo? Allora contattaci e troveremo la soluzione per te.